Padiglione Neogotico

Padiglione Neogotico

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Padiglione della prima metà del XIX secolo, opera di Mario Musumeci il quale diede un'impronta marcatamente Romantica al primo chiostro del Convento più grande d'Italia. Il chiostro era originariamente un cortile settecentesco aperto e arioso. Musumeci stravolse le strutture del secolo precedente, offuscandole da avancorpi su tre lati e ottenendo un corridoio chiuso nel quarto, a settentrione. Al centro fece realizzare un monumentale ciborio in muratura, riecheggiante forme del Gotico, reinterpretato secondo il gusto Barocco, creando di fatto un unicuum architettonico, rivestendolo poi di variopinte maioliche in splendido cotto Siciliano del Settecento, le quali traggono spunto, come le colonnine tortili, dal ciborio che costituisce la cappa delle cucine, opera del Maestro Gian Battista Vaccarini. Al piano del "caffeaos" si giunge mediante quattro rampe di scale, nel cui appoggio sono ricavati due ingressi per un magazziono sottostante, probabilmente concepito per ospitare gli strumenti di lavoro per la cura del giardinetto. Il padiglione è retto da quattro massicci pilastri angolari ingentiliti da tre colonnine tortili ciascuno, sormontati da originali capitelli ad intreccio d'archi di ispiraione islamica. Quattro grandi archi trilobati e traforati aprono l'ampia campata a crociera. Originali guglie in pietra e un acroterio a cuspide chiudono da fuori il tetto dell'edificio. #architettura #architettura_del_XIX_secolo #Benedettini #Catania #Neogotico #padiglione #pavillon
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